Management Culturale

Non chiamiamoli eventi

C’è qualcosa di inutile forzatura, di sbagliato, che disturba nella dicitura organizzazione di eventi. Dove qualsiasi cosa vi trova posto, dalla sfilata di moda, alla convention aziendale, dal party in discoteca alla festa del patrono. La pretesa di trasformare ogni ricorrenza, inaugurazione o première in evento non significa necessariamente che questo si connoti come atto culturale. E il conformarsi di festival, rassegne di libri o esposizioni di quadri a un programma che difficilmente esclude il trucca-bimbi, il dj-set, l’aperi-qualcosa in un’organizzazione che omologa qualsiasi cosa nasca per trainare turisti, da consumare forsennatamente in maratone di due-tre giorni (e il resto dell’anno?), non sono poi così lontane da quelle proposte effimere tanto dissacrate degli anni 80 perpretrate da assessori alla cultura espressioni di un territorio, di una comunità locale che esprima l’esigenza

Le competenze trasversali…

Nella mia idea di management culturale non c’è solo l’aspetto organizzativo, il marketing, i servizi volti alla promozione, quanto cuore e passione. Devo innamorarmi di un progetto, di un collettivo artistico o di uno spazio culturale o quantomeno incuriosirmi e aver voglia di fare un pezzo di strada insieme. Solo così mi dedico anima e corpo nel voler raggiungere obiettivi e risultati da perseguire con professionalità e impegno.
Ogni progetto ha le sue peculiarità e necessità di rapportarsi tra le risorse umane che lo compongono, la location che lo ospita,

I servizi o le collaborazioni

Nella mia idea di management culturale non c’è solo l’aspetto organizzativo, il marketing, i servizi volti alla promozione, quanto cuore e passione. Devo innamorarmi di un progetto, di un collettivo artistico o di uno spazio culturale o quantomeno incuriosirmi e aver voglia di fare un pezzo di strada insieme. Solo così mi dedico anima e corpo nel voler raggiungere obiettivi e risultati da perseguire con professionalità e impegno.
Ogni progetto ha le sue peculiarità e necessità di rapportarsi tra le risorse umane che lo compongono, la location che lo ospita,